Venezia, 09 luglio 2020
Il 7 luglio esce sul Foglio un pezzo a firma di Carmelo Caruso dal titolo virgolettato “ E se facessi un grande centro con Renzi e Calenda. La pazza idea del Cav.”
Nell’articolo Caruso spiega i maldipancia di buona parte dei Senatori e Deputati di Forza Italia, ma fa trasparire anche un progetto che Berlusconi sta elaborando per uscire dall’angolo dove ora si trova, schiacciato da Lega e Fratelli d’Italia, che sembrano abbiano stretto una santa alleanza politica che li vede concordi su moltissimi temi. Questa coesione programmatica viene premiata dagli Italiani nei sondaggi, dato che risulterebbe che la somma delle percentuali dei due partiti valga un 40% dei possibili consensi elettorali (fonte BIDIMEDIA SONDAGGI la Lega viene data attorno al 26,6% e Fratelli d’Italia attorno al 14,1%, con Forza Italia sul 5,5%) ,
Ora questa uscita estiva del Cavaliere, che lancia una possibile alleanza futura, parte dalla necessità di togliersi dall’angolo nel quale si trova, schiacciato dalla forza degli alleati, ma lancia anche un progetto che in un sistema elettorale proporzionale puro come quello attuale, sancito dalla sentenza della Corte Costituzionale, diventerebbe la vera novità della politica italiana.
Nello schieramento opposto il PD con Zingaretti sta cercando di tenere legato il Movimento 5 Stelle ad un programma governativo condiviso, per il quale c’è stata la nascita del Governo Conte 2, ma lo fa con grande fatica e parti della maggioranza governativa si stanno sempre più differenziando, come appunto Italia Viva di Renzi e Azione di Calenda. Il punto che unisce al momento Forza Italia, Italia Viva ed Azione è appunto il MES ( ovvero Meccanismo Europeo Di Stabilità o Fondo Salva Stati come è più conosciuto), ovvero il punto di maggior contrasto tra i poli.
Inoltre, le posizioni concordi di questi rispetto ai relativi alleati, fa capire come il tema Europa è un tema che li accomuna in un’unica visione condivisa, ma non è la sola, anche in tema di impresa, lavoro ed infrastrutture vi sono importanti convergenze.
Azione di Calenda ed Italia Viva di Renzi con + Europa di Dalla Vedova sono forze politiche che stanno crescendo nei consensi , almeno nei sondaggi se appunto, sempre il sondaggio di BIDIMEDIA vede Azione sul 2,6 %, Italia Viva sul 3,5%, ma anche + Europa attorno al 2%,.
Se a questi si aggiungono anche i Socialisti allora il quadro assume la connotazione di una possibile coalizione che solo con questi 4 partiti o movimenti può raggiungere un 10% dei consensi e che, in un sistema elettorale proporzionale sappiamo bene quanto possano essere determinanti. Tale coalizione può essere vista in un’ottica Europeista, Liberale e Socialista dove temi quali Lavoro, Sviluppo, Solidarietà, Welfare, Economia Green, Impresa e Sviluppo infrastrutturale del Paese ( riavvio dei centinaia di cantieri ora fermi ) possono diventare temi centrali per uno sviluppo possibile e sostenibile del Paese, soprattutto dopo il Covid.
Se a questi uniamo anche Forza Italia allora si arriverebbe al 15/16%
Ma soprattutto diventerebbe quel soggetto di Centro che oggi non esiste più, ma nel quale si potrebbero identificare anche una buona parte degli elettori ora delusi dalla politica e che non vanno più a votare, ma anche quella parte di elettorato che rappresenta quasi il 20% del totale dei votanti che ad ogni votazione spostano il loro consenso sull’onda della loro percezione politica ( il famoso voto di pancia)
Vediamo cosa succede in Puglia con la Candidatura di Scalfarotto candidato di Italia Viva, di Azione e di + Europa e vediamo cosa succede in Veneto con la Candidatura della Sbrollini candidata di Italia Viva e dei Socialisti. Io penso a queste due candidature come ad una prova di unione e l’esito elettorale che ne scaturirà ci dirà se questo progetto avrà gambe per presentarsi alle politiche del 2023 ( se non anticipate).
Comunque qualcosa al centro si muove, se son rose fioriranno…….. intanto lasciano qualche spina tra gli alleati
Paolo Bonafè